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L’Olio Nuovo 2015!

Anche quest’anno, un po’ in ritardo, vogliamo pubblicare sul nostro sito (per visualizzare clicca QUI) l’articolo inerente la nuova produzione 2015 di Olio Extravergine di Oliva della CERRALTI e vorrei iniziare prendendo spunto da un importantissimo convegno sull’olio di oliva che si è tenuto da super–esperti del settore il 4 dicembre 2015.

L’azienda dove si è svolto il convegno si chiama Santa Paolina, un’azienda agricola del CNR Ivalsa che ha sede a Follonica in provincia di Grosseto. A Santa Paolina si studiano, tra l’altro, le varie specie di olivi presenti in tutta Italia, si sperimenta e si selezionano le specie sulla base delle specifiche necessità del terreno su cui potrebbero essere impiantate: arido, argilloso, senza nutrienti etc… Insomma un vero e proprio Centro Studi, un fiore all’occhiello della nostra ricerca in ambito agricolo.

Uno dei temi è stata la Biodiversità, ma si è parlato anche di produzione e di qualità dell’Olio Extravergine di Oliva e con molta preoccupazione anche, in quanto l’Italia, che fino a pochi anni fa era tra i maggiori produttori in Europa e nel mondo, adesso sta attraversando un periodo decisamente nero sia in termini quantitativi che qualitativi.

Basta pensare ai tanti scandali insorti negli ultimi mesi dovuti alle centinaia di migliaia di tonnellate di olio “cosiddetto extravergine” sequestrato dall’antifrodi perché contraffatto e adulterato per la maggior parte proveniente da Paesi extra-europei!

Perché questo? Perché la produzione di olio di oliva in Italia è calata a quattrocentomila tonnellate e la quota continua inesorabilmente a scendere: troppo poco per far fronte alle necessità dei consumatori italiani.

Ecco che il dottor Claudio Cantini del CNR Ivalsa ha fatto presente la necessità di biodiversità, contrapposta alla produzione intensiva dei nostri concorrenti esteri, che non puntano alla qualità ma sono orientati unicamente verso la produzione di un olio che sia concorrenziale dal lato “PREZZO”. Ecco perché sugli scaffali dei supermercati troviamo oli dai 4 ai 6 euro/litro che rappresentano di gran lunga l’assoluta impossibilità di essere oli extravergine di qualità.

In un articolo di Francesco de Palo su “Il Fatto Quotidiano” del 1 novembre 2015, si fa riferimento ad una denuncia dell’Agenzia delle Dogane che dal 2009 al 2013 ha redatto una serie di report nei quali si afferma che nella stragrande maggioranza degli oli italiani, l’olio prodotto in Italia e presente nelle bottiglie in commercio è solo il 16%, tutto il resto proviene da altri paesi per la maggioranza extra europei.

Ecco quindi che torniamo alle centinaia di migliaia di olio sequestrato di cui non si sa la provenienza, non c’è la certificazione, non si sa esattamente con cosa sia stato prodotto e se sia dannoso per la salute.

La conclusione di questo convegno viene fatta dal dottor Mauro Centritto direttore del CNR Ivalsa di Follonica: “In Italia dobbiamo procedere con un MODELLO basato sulla ELEVATA QUALITA’ che è frutto della nostra storia e del nostro territorio, sulle PROPRIETA’ NUTRIZIONALI, ovvero sulla qualità superiore del nostro Olio Extravergine di Oliva italiano. Dobbiamo ricostruire una cultura dell’olio partendo dal basso”.

Noi della CERRALTI ci siamo riconosciuti in pieno nella strada tracciata dal dottor Cantini e dal direttore Centritto in quanto, fin dall’inizio, questa è stata la strada che ha rappresentato la nostra sfida ed anche il nostro obiettivo.

Centrato in pieno anche in questa Produzione Olearia 2015: l’Olio Extravergine di Oliva CERRALTI 7+ è decisamente di ottima qualità, è classificabile nella graduatoria di “fruttato medio-intenso” e si caratterizza per gli spiccati sentori di erba verde fresca appena tagliata, che ritroviamo insieme al carciofo ed al cardo all’esame gustativo. Il retrogusto è leggermente amaro con un piacevole piccante nel retrobocca a finire subito in modo equilibrato ed armonico.

Per quanto riguarda le PROPRIETA’ NUTRIZIONALI presenti nell’olio extravergine di oliva CERRALTI 7+ 2015, si rimanda al documento di analisi (clicca QUI)

Mauro Biagi

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